E' mancato all'età di 88 anni l'artista catalano Antoni Tàpies. Se ne va l'ultimo uomo dell'avanguardia spagnola lasciando una grossa eredità, non certo un vuoto. Riguardando la sua opera mi rendo conto di quanto fosse avanti, e per questo tremendamente attuale. I suoi pezzi degli anni '60 e '70 risuonano in moltissime creazioni della grafica, dell'illustrazione e perfino della street art più attuale. La violenza e la velocità del tratto, le scelte cromatiche, la pennellata calligrafica, l'incursione nell'arte orientale, l'interazione con qualunque tipo di superficie e l'anti-bellezza sono alcuni degli elementi che fanno di Tàpies un gran precursore dell'estetica e della comunicazione visuale dei nostri tempi. Qualcuno in grado di guardare più avanti e più dentro, oltre il piatto e il monotono della superficie. Non hai mai pensato questo, ammirando, anche solo di passaggio, la scultura Núvol i cadira che si erge sul tetto della Fondazione? A proposito. Come gesto di cordoglio la Fundaciò Tàpies apre le porte al pubblico oggi dalle 15 alle 21 e domani dalle 9 alle 21.
Fundaciò Tàpies, Aragó 255.
Immagini:
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12 anni fa
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