"Il ghiaccio è duro come una pietra. E freddo." Cosí inizia l'articolo di Carlos Márquez Daniel su El Periódico online di oggi. Io dubito che il signor Carlos se ne sia accorto da poco, che il ghiaccio è duro e freddo, anche se ho un'amica di qui che ha visto la neve per la prima volta nella sua vita a 30 anni, quindi tutto è possibile. Ma più probabilmente voleva iniziare il pezzo con una tautologia, una grossa ovvietà dedicata a tutti gli imbecilli che hanno affollato ieri la piazza Catalunya transformata in pista di pattinaggio su ghiaccio.
Il ghiaccio, la neve, il Natale...Togliete il Natale alla famiglia media del sud Europa, toglietegli il calcio e il centro commerciale e avrete un bagno di sangue. O, una massa umana intontita e disorientata, che deambula e sbatte contro se stessa, in un perenne stato di alzarsi di notte per andare a pisciare.
Non ho niente contro le piste di pattinaggio su ghiaccio. È bello pattinare e sono bene che il ghiaccio è duro e per certi versi anche peggio dell'asfalto. La caduta sull'asfalto ti ricorda che sei umano, che c'è una cosa chiamata forza di gravità, e che non sai pattinare. Quella su ghiaccio però è più...umiliante. Oltre a cadere, infatti, vieni anche trashinato lontano dal tuo stesso impulso, senza appigli, senza freni, solo al tuo destino. Per quanto ti riguarda potrebbe pure esserci un buco che ti aspetta da qualche parte sulla traiettoria. Ops. Ho detto trashinato?
Non ho niente in contrario alle piste di pattinaggio su ghiaccio, visto che tutto sommato a Barcellona fa anche freddo, d'inverno. Ma montare una pista per il dileggio delle masse di shoppers del sabato e per la rabbia degli indignados, (fantastico lo slogan: occhio a non farti male che poi l'ospedale è chiuso) caro Amministratore, è veramente una mossa trashy, truzza e provinciale, e questa marca Barcellona che vuoi vendere al mondo, come se Plaça Catalunya fosse Piccadilly Circus o il Rockefeller Center, è già bell'e che in saldo.
A tutti quelli che hanno di meglio da fare il sabato o la domenica pomeriggio dedico questa canzone.
Foto: Telegraph.co.uk
12 anni fa
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