Il bar Robadors 23, o 23 Robadors, è la gioia di mammà del barrio Chino, un antro sano e vivo in una strada, la calle Robadors, dove regnano il peccato, la lussuria, il vizio e le più tristi imitazioni di Kentucky Fried Chicken. Anni fa, quando le camere compatte non arrivavano a 1.5 megapixels, la calle Robadors era stretta, nera e acciottolata, lunga e ammuragliata a un fianco, dove le puttane si appoggiavano e i papponi dinoccolavano, i marocchini spacciavano e topi sfirlinfilavano tra le gambe dei perdigiorno. Oggi è assolutamente identica. Hanno cambiato la pavimentazione, sfondato il muro e appeso dei cartelli con su scritto VOLEM UN BARRI DIGNE, intorno ai quali ci hanno costruito delle case nuove e uno di questi kentuckyfriedchickens. Il Robadors c'è sempre, umile, nobile e sereno. Mai si rischierà una bottigliata in testa, uno sputo in un occhio o un insulto gratuito quando si è tra le calde braccia del bar Robadors. Quando si poteva fumare, poi, l'atmosfera era perfetta. Adesso è anche migliore. Quando si riempie di gente, e sempre di gente giusta, senza mai scavallare nel trendy o nel marcio, si elettrizza e si illumina, e l'endorfina si espande lentamente, come da un rubinetto del gas lasciato appena appena aperto. A volte c'è un Dj all'entrata, ma anziché un bella fighetta troppo magra coi RayBan senza lenti e la camicia a quadri suonando i Fleet Foxes, c'è un tipo che mette funk circondato dai suoi colegas che gli chiedono i pezzi all'orecchio, con la birra in mano. Il piatto forte è la musica dal vivo, per questo consigliamo di lasciarvi cadere al Robadors una serata qualunque della settimana. Il prezzo dei gigs è quasi simbolico, oscilla tra i due e i tre euro, e le consumazioni dai due agli otto euro, credo. Come fanno ad andare avanti, direte voi? Semplice, vendono boccate di elio nel privé (scherzo). Ma ecco qui una mappatura per orientarvi sulla settimana tipo dei concerti al Robadors. I lunedì sono dedicati al free jazz e alla musica sperimentale. Per scrollarsi di dosso il tedio da inizio settimana (o aumentarlo, a seconda). Questo mese cose tipo la raffinatissima Susana Santos dal Portogallo, e poi un trio di, attenzione, ghironda, voce e arpa. Il martedì concerti jazz del Collectiu 23, un gruppo aperto di secchioni del jazz. Entrada gratis/a cappello. Il mercoledì jam di jazz, quindi se suoni e sei appena arrivato/a Barcellona, ora sai dove sbarcare col tuo sax sotto braccio. Il giovedì alle 19.30 free jazz gratuito e alle 21.30 ancora jazz. Il venerdì notte eclettica mentre il sabato e la domenica sono santificati al flamenco, lontani dalle rute turistiche, con ballerine e tutto il carosello, ma senza fronzoli.
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